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Evoluzione della normativa sul credito d’imposta ricerca e sviluppo

  • Immagine del redattore: Alessia Ragusa
    Alessia Ragusa
  • 2 lug 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 4 lug 2024



Introdotto nel 2013 e reso operativo nel 2015, il credito d'imposta per ricerca e

sviluppo (R&S) ha subito un'evoluzione costante negli anni. Inizialmente focalizzato

sulla R&S, il beneficio è stato progressivamente ampliato per includere anche

l'innovazione tecnologica, l'innovazione 4.0 e green, il design e l'ideazione estetica

(RSID).

La Legge di Bilancio 2019 ha segnato un punto di svolta, estendendo notevolmente

le attività agevolabili. Tuttavia, ha anche introdotto alcune modifiche, come

l'esclusione delle attività commissionate dall'estero e la riduzione progressiva delle

aliquote agevolative. Nonostante ciò, il periodo di validità del credito d'imposta è

stato esteso fino al 2030 per la R&S e al 2025 per le altre categorie, confermando

l'impegno del legislatore nel sostenere l'innovazione e la competitività delle imprese

italiane.


Il Nuovo Modello di Certificazione del Credito d'Imposta Ricerca e Sviluppo: Riferimenti Normativi e Manuali Tecnici


Il nuovo modello di certificazione per il credito d'imposta R&S riafferma la centralità del Manuale di Frascati, imponendo il rispetto dei suoi criteri essenziali: novità, creatività, incertezza, sistematicità e trasferibilità o riproducibilità. Questi criteri sono indispensabili per la qualificazione dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati dal 2015 ad oggi, indipendentemente dai costi riportati nel modello, che sono separati per diverse fattispecie. 


Contesto Normativo e Prassi Amministrativa


L'Agenzia delle Entrate (AdE) ha adottato l'approccio del Manuale di Frascati durante i controlli a posteriori, applicando tali criteri nella valutazione dei progetti anche per i periodi d'imposta dal 2015 al 2019. In assenza di questi criteri, i relativi crediti sono stati spesso qualificati come inesistenti. 

Questa situazione non sorprende, ma solleva alcune perplessità sulla legittimità dell'operato dell'Amministrazione finanziaria. Prima della Legge di Bilancio del 2020 e dell'art. 1, comma 100, della Legge 160/2019, nelle norme applicabili non vi era alcun riferimento esplicito al Manuale di Frascati come guida per la corretta classificazione di un progetto di R&S. Il primo riferimento al Manuale compare in un documento di prassi, la Circolare direttoriale n. 59990 del 9 febbraio 2018, specificamente per il settore dei software. Inoltre, la prima traduzione ufficiale in italiano del Manuale di Frascati 2015 è stata pubblicata solo il 7 dicembre 2021.



I Vantaggi della Certificazione

del Credito d’Imposta per Ricerca e Sviluppo 


La certificazione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo (R&S) offre numerosi vantaggi alle imprese. Sebbene sia volontaria, essa permette di ottenere una maggiore certezza operativa nell'applicazione del credito d’imposta. Infatti, i progetti di R&S certificati non possono essere contestati dall’Agenzia delle Entrate (AdE) durante le verifiche, garantendo così una protezione significativa. 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha l'ultima parola nel processo di controllo delle certificazioni. Entro 60 giorni dalla ricezione della documentazione integrativa, il MIMIT può comunicare l’esito del controllo, che può essere anche negativo e deve essere motivato sinteticamente. Questo controllo garantisce che solo i progetti che rispettano i criteri previsti possano beneficiare del credito d’imposta, assicurando trasparenza e correttezza nel processo. 

Il modello di certificazione del credito d'imposta ricerca e sviluppo richiede una panoramica completa dell'impresa, includendo dettagli sulla sua organizzazione e competenze tecniche. Inoltre, è fondamentale fornire una descrizione accurata dei progetti, evidenziando le motivazioni tecniche che ne giustificano l'ammissibilità al credito d'imposta. 

Per garantire la trasparenza e l'adeguatezza del processo, il modello prevede anche una dichiarazione di assenza di conflitti di interesse e la possibilità di includere ulteriori informazioni rilevanti per una completa rappresentazione dell'agevolazione, in linea con le attività di vigilanza del MIMIT e dell'Agenzia delle Entrate. 

La certificazione del credito d’imposta per R&S non solo offre sicurezza operativa alle imprese, ma contribuisce anche a migliorare l’intero processo di certificazione, incoraggiando la trasparenza e l’affidabilità. Le imprese che investono in progetti di R&S possono quindi beneficiare di un vantaggio competitivo significativo, assicurando al contempo la conformità alle normative fiscali.









 
 
 

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